giovedì 1 novembre 2007

Per passare il tempo


Due bambini che giocano. Io con i miei fasulli ricordi. Mia sorella ha gli occhi piccoli, neri e dispettosi. Io sono e mi sento più grande, ho dodici anni, ho tanta voglia di giocare, ma sono più timido, ma invento di più.
I nostri genitori sono sempre fuori di casa, lavorano tutto il giorno e la sera escono. Ritornano sempre quando noi già dormiamo.
Noi bambini non abbiamo la governante perché è morta, papà m’ha detto che qualcuno l’ha strozzata.
Con noi rimane a casa la nostra vecchia nonna, ma è zoppa e, come dice papà, è anche un po’ rimbambita. Ma come possiamo giocare e divertirci con una vecchia nonna rimbambita? Non c’abbiamo di meglio.
Allora, per passare il tempo, abbiamo pensato, io e la mia sorellina, di dipingerci la faccia con il pomodoro. Qualche volta ci mettiamo anche i denti finti, quelli di Dracula. Così mascherati saltiamo addosso alla nonna, facciamo i morti stesi sul pavimento, la svegliamo di notte con un grande coltello in mano e con una candela che ci illumina la faccia. Come nei film che mi racconta qualche volta, nei sogni, il mio caro papà.
La nonna urla e noi scappiamo di nuovo dentro il letto, facendo finta di dormire. Tanto mamma e papà non le credono, perché è rimbambita così tanto. E anche perché, dicono loro, i bambini hanno sempre ragione.
Ma la nonna, e non capisco perché, ha dato uno schiaffo alla mia sorellina. Non è capace di giocare la nonna. Allora ho pensato che, se magari scivolasse, non potrebbe più muoversi per un bel po’, e io e la mia sorellina potremmo divertirci senza più schiaffi.
Abbiamo messo in terra la buccia di banana, come nelle barzellette preferite di papà. E la nonna rimbambita è cascata, si è rotta il femore.
I nostri genitori non ci hanno mica sgridato, è stata una disgrazia e la colpa è sicuramente della cameriera che viene la mattina, mai dei bambini.
Abbiamo anche scoperto che è molto divertente spalancare la finestra della sua camera quando è immobilizzata nel letto per via di quel femore. Entra un bel freddo da quella finestra spalancata.
Lei urla, si arrabbia e chiama, ma noi aumentiamo il volume della televisione, ridendo come matti. Però la nonna è forte, a lei la polmonite pare che non voglia venire.
Allora la mia sorellina ha avuto una grande idea. Aspettiamo che la cameriera se ne va, apriamo il gas della cucina e scendiamo a prendere il gelato, tanto mamma e papà tornano sempre molto tardi. Il gelato al cioccolato è veramente tanto buono, e non è cosa per i vecchi.
Che ridere, chissà se la nonna è molto arrabbiata!
Torniamo a casa dopo tre gelati a testa grandi come tutta la nostra casa, chiudiamo il gas e apriamo la finestra. La nonna è morta e la mia sorellina ha vinto la scommessa.
Ma quanti pianti si sono fatti i nostri genitori, che non sono riusciti a capire come può essere successo. E noi siamo bambini cattivi? Forse era meglio se non ci divertivamo così tanto.
La mamma dice che la vecchia e rincitrullita nonna ci voleva tanto bene. Sembra che dorma, con le mani unite e le quattro candele accese vicino al letto. Sembra proprio che sorrida.
La mia sorellina ha sentito papà dire che la nonna voleva essere cremata. Ma non si può fare, anche se è un desiderio della nostra amata e rimbambitissima nonna.
- Ma cosa significa cremata papà?-
Allora noi piccoli abbiamo preso le candele e abbiamo bruciato il letto e la nonna, per farle piacere, e per farci perdonare di tutti i nostri scherzi.
E adesso perché ci sgridano?

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